La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

giovedì 14 maggio 2015

Corriere del Veneto - 15/05/15 - Delrio affonda la Valdastico Nord

Ci scusiamo per questo periodo di latitanza per "cause di forza maggiore", ma ritorniamo con una bella notizia apparsa oggi sul Corriere del Veneto, anche se già da qualche giorno altre testate avevano messo in evidenza un vento che poteva cambiare..



Delrio dice una cosa semplicissima: senza il consenso di Trento non si può approvare l'autostrada.

Insorge la società Autostrade Bs-Pd (Schneck oggi rappresenta solo gli azionisti): è un voltafaccia rispetto alla linea di Lupi.
E' vero e non poteva essere altrimenti.
Lupi ha dovuto dimettersi per una conduzione poco pulita degli affari dello Stato, una conduzione che favoriva gli interessi della potente lobby delle autostrade.
Delrio non poteva continuare sulla stessa linea dato che la forzatura prevista da Lupi sarebbe anticostituzionale.
 
Se Schneck non avesse perso 1151 giorni (tanti ne passano dal deposito del progetto a oggi) a cercare di fare le scarpe a Trento non saremmo a questo punto. Se Schneck deve dolersi di qualcuno, deve dolersi di sé stesso e della sua incapacità di progettare un'opera condivisa.

Noi che abbiamo studiato il progetto di autostrada sappiamo che è sbagliato perché l'autostrada non è l'infrastruttura adatta per il collegamento con Trento: troppo costosa, troppo alti i costi di gestione, non decongestionerebbe l'Autobrennero, diventerà inutile appena il traffico verso l'Europa passerà tramite ferrovia e l'Austria chiuderà il passaggio dei TIR.

All'industria vicentina, ai territori attraversati serve una strada, non un'autostrada.

Ci conforta ora Delrio, quello che dice e come si sta muovendo sulla vicenda. Non siamo più i soli a vedere nella Valdastico Nord un'opera assurda destinata a diventare l'ennesimo debito pubblico gravante sulle spalle di tutti noi. Quelli che la volevono spacciare per una "grande opera"!
L'ha dichiarato lui stesso giorni fa: le grandi opere devono essere poche e deve essere dimostrata la loro necessità. Nel calderone "grandi opere", con la compiacenza di una lobby che sempre abbiamo denunciato, si faceva finire di tutto e di più...per interessi di pochi.

C'era bisogno di questa ventata di chiarezza, lungimiranza e decisioni prese con cognizione di causa, per il bene del Paese. E chissà che sia sempre più vicina la parola "fine"...

(ndr torneremo i prossimi giorni con altri articoli interessanti apparsi in questi giorni)

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