La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

lunedì 29 dicembre 2014

Il regalo sotto l'albero delle Società Autostradali.... (Da Il Fatto Quotidiano - 24/12/14)

Una normativa folle permette che, in un momento di crisi in cui i profitti di tutte le imprese si riducono assieme ai redditi delle persone, solo i concessionari autostradali, beneficati da un diritto monopolistico, riescono a strappare aumenti molto superiori a quelli del PIL e garantiscono rendimenti spropositati rispetto alle nostre possibilità.
Così facendo deprimono l'economia aumentando i costi alla produzione, sottraendo risorse al consumo.

Se vogliamo anche solo provare ad uscire dalla crisi, occorre mettere fine a questa stortura.
1 nessun aumento indicizzato delle tariffe autostradali
2 mettere a gara le concessioni scadute cercando di proporre regole che riducano i superprofitti monopolistici a favore degli utenti.
3 lo stato gestisca in proprio le autostrade favorendo le popolazioni attraversate e gli utenti. Le tariffe potrebbero essere ridotte a 1/3 se si facessero pagare solo i costi di gestione e non i diritti monopolistici.

Autostrade, “Dal primo gennaio aumenti dei pedaggi in tutta Italia”


di F. Q. | 24 dicembre 2014

Autostrade, “Dal primo gennaio aumenti dei pedaggi in tutta Italia”
Numeri & News
 
Ad affermarlo sono le associazioni Adusbef e Federconsumatori, che chiedono un congelamento delle tariffe per il 2015. "Gli aumenti potrebbero arrivare al 9 per cento"
“Sotto l’albero di Natale arriverà una raffica di rincari per l’anno nuovo, a cominciare delle tariffe autostradali che scatteranno dal primo gennaio”. Elio Lannuti di Adusbef e Rosario Trefiletti di Federconsumatori denunciano: “Le concessionarie hanno presentato già richieste di aumenti per il 2015 fino al 9 per cento, come nel caso della Roma-Pescara, il cui pedaggio costerebbe 1,6 euro in più”.
Le società a cui è affidata la gestione dei tratti autostradali, attaccano le associazioni dei consumatori, “sono galline dalle uova d’oro che gestiscono monopoli naturali e non possono continuare ad addossare, con la complicità dei governi, i futuri investimenti su utenti e piccole e medie imprese, privatizzando gli utili e socializzando le perdite”. Lannuti e Trefiletti hanno chiesto una moratoria per un vero e proprio congelamento delle tariffe nel 2015, auspicando che “il ministro Lupi, almeno quest’anno, non faccia il gioco delle tre carte, come l’anno scorso”.
A fine 2013, secondo le associazioni, il ministro dei Trasporti aveva concesso rincari tariffari ai monopolisti naturali fino all’8,8 per cento, con una media del 3,9%, dopo aver affermato di aver arginato gli aumenti all’interno dell’inflazione programmata. I due rappresentanti hanno anche citato le parole di Maurizio Lupi nel Consiglio dei Ministri di un anno fa: “L’incremento si è fermato a una media del 3,9%, mentre quello richiesto dalle concessionarie era pari al 4,8%. La riduzione – aveva detto il ministro – deriva dall’esigenza di attenuare l’impatto degli incrementi tariffari sull’utenza in un periodo di crisi economica. Il risparmio per l’utenza è quantificabile in circa 50 milioni di euro annui”. Per Lannuti e Trefiletti si era trattato di “un vero e proprio gioco delle tre carte quello di concedere aumenti superiori all’inflazione, spacciandoli per un risparmio di 50 milioni di euro”.
Adusbef e Federconsumatori hanno anche elencato gli aumenti per ciascuna società concessionaria autostradale concessi nel 2014: Ativa +0,82%, Autostrade per l’Italia +4,43%, Brennero +1,63%, Brescia-Padova +1,44%, Centropadane +8,01%, Cisa +6,26%, Autostrada dei fiori +2,78%, Autovie venete +7,17%, Milano Serravalle e Mi. Tang.li +4,47%, Tangenziale di Napoli +1,89%, Rav +5,00%, Salt +3,07%, Sat +5,00%, Autostrade meridionali (Sam) +0,00%, Satap A4 Tronco Novara Est – Milano e Torino – Novara Est +5,27%, Satap Tronco A21 TO-AL-PC +1,66%, Sav (autostrada e raccordo) +5,00%, Sitaf – Barriera di Bruere +4,23%, Sitaf – Barriera di Avigliana +4,31%, Sitaf – Barriera di Salbertrand +3,81%, Torino-Savona +1,60%, Cav – A4 Venezia-Padova, Tangenziale Ovest di Mestre e raccordo con aeroporto Marco Polo e Passante di Mestre +6,26%, Strada dei Parchi +8,28%.
 

Link Il Fatto Quotidiano_24/12/14


GLI UTENTI RINGRAZIANO PER L'IDEA DI SVILUPPO DI CUI SI PERMEANO LE SOCIETA' AUTOSTRADALI...

mercoledì 17 dicembre 2014

Infrastrutture. Pipitone (IdV): al Veneto serve davvero la Valdastico Nord?

Sul sito del Consiglio Regionale Veneto è pubblicato un comunicato stampa di Antonino Pipitone (Chi è Antonino Pipitone), consigliere regionale dell'Italia dei Valori, che riportiamo qui di seguito:

09 dicembre 2014
Infrastrutture. Pipitone (IdV): al Veneto serve davvero la Valdastico Nord?

(Arv) Venezia 9 dic. 2014 -      “Sul fronte delle infrastrutture il Veneto deve sganciarsi da ogni dibattito ideologico e scindere per sempre l'intreccio fra cattiva politica e mondo delle imprese”. Lo dichiara, in una nota, il capogruppo in Consiglio regionale di Italia dei Valori, Antonino Pipitone. “Dobbiamo avviare, in tempi rapidissimi, un dibattito che coinvolga l'intero tessuto economico e produttivo regionale, da Verona fino al mare, per valutare l'effettiva utilità di opere come la Valdastico Nord. Dove ci sono tanti soldi per appalti lunghi e dibattuti, con cantieri complicati e territori sfregiati, vedi il Mose, scoppiano le grane. Dove ci sono strade da costruire, con valutazioni viabilistiche sottostimate e benedizioni politiche blindate, ecco la lombarda Brebemi. Nuova fiammante, ma non ci passa nessuno.Con tutto il più profondo rispetto, non esiste che il miglior motivo per fare la Valdastico Nord sia il viatico di Piccoli, Rumor e Bisaglia. Un conto – prosegue Pipitone - sono le idee di uomini politici vissuti in un'altra epoca, un conto è confrontarsi con il mercato produttivo attuale, le sfide ambientaliste, il nostro tessuto socioeconomico che si sta trasformando. Abbiamo l'intermodalità del Quadrante Europa di Verona da sostenere, per spostare le merci dai camion ai treni, e vogliamo spendere denari pubblici per un'autostrada che rischia di essere una cattedrale vuota, nel mezzo di montagne rovinate?.La risposta che sulla questione ha dato ieri il sindaco di Verona Tosi, che è anche il presidente della Serenissima Brescia-Padova, lascia spiazzati. I veneti – dice il politico IdV - devono sapere se costruire la Valdastico Nord ha un senso oppure no, se sarà utile per il loro lavoro, la comunità e lo sviluppo. Non perché l'hanno sponsorizzata Pi-Ru-Bi ed è indispensabile a perpetuare nei prossimi decenni una qualche concessione autostradale. Noi – conclude Pipitone - non siamo quelli del no a prescindere, anzi, ma con i denari pubblici vogliamo fare solo le cose che servono. Non basta dire che i soldi ci sono perché, se bastasse quello, lo scandalo Mose non sarebbe esistito. Dobbiamo allontanare gli affari dalla politica e rispondere ad una semplice domanda. Al Veneto serve davvero la Valdastico Nord?”.

Parole sante.
Applauso. 
Ringraziamenti per una dichiarazione che riteniamo sia del tutto condivisibile.


La notizia è stata riportata anche su alcune testate on line:

VicenzaPiù_09/12/14

Libero.it_09/12/14

Venezia On Line_16/12/14

Solo un appunto consigliere, se permette: se davvero è sostenitore della Moretti...mi raccomando, la faccia rinsavire!