La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

sabato 30 agosto 2014

Giornale di Vicenza 29/08/14 e Commento

Il Giornale di Vicenza dedica tutta pagina alla notizia che la Valdastico Nord non rientrerà nello Sblocca Italia. Ma mette anche bene in risalto quanto, in questo periodo, le missive al Premier Renzi di chi vuole il completamento a Nord siano pressanti. Nell'articolo sono riportati alcuni estratti della lettera mandata questa volta dai Presidenti di Confindustria di Vicenza e Verona, appunti che ci sentiamo in dovere di commentare e contestare.
Qui sotto l'articolo del giornale e le nostre considerazioni.

Buona lettura!



Vogliamo la Valdastico nord, implorano i presidenti di Confindustria delle provincie di Vicenza e Verona.
E, nello scrivere a Renzi, indicano una serie di motivazioni che però, a ben vedere, si basano su argomenti poco consistenti, quando proprio non si tratti di errori veri e propri.
Andiamo a leggere le loro argomentazioni sul GdV del 29 agosto.
1- La Valdastico nord è strategica anche per dar sfogo all'Autobrennero oggi costantemente congestionata. Argomento debolissimo, se si volesse ridurre il congestionamento dell'Autobrennero. un tratto che arrivi solo a Trento sarebbe una soluzione davvero poco funzionale, occorrerebbe arrivare fino al confine. Ma allora costerebbe infinitamente meno fare la terza corsia. E una volta arrivati al confine? Non dimentichiamo che fra qualche anno i Tir andranno caricati su rotaia e quindi si scopre quale sarebbe la VERA SOLUZIONE ALLA CONGESTIONE dell'Autobrennero: trasferire le merci su rotaia come chiede l'Europa.
2- Con l'interconnessione con la A22 miglioreranno le relazioni della parte orientale della pianura padana con il Brennero. Vero. Ma queste relazioni avvengono già attualmente tramite la Valsugana e la A22 a Verona. Quale il vantaggio decisivo nel fare una nuova autostrada? Per saperlo dobbiamo passare al punto successivo che è decisivo per il ragionamento.
3- La stessa Unione Europea l'ha inserita nella rete TEN-T per le sue caratteristiche di collegamento ... Questo è completamente falso. Esiste si il corridoio 1 che è una delle reti prioritarie per i collegamenti europei, va da Berlino a Palermo, però è una cosa completamente diversa da quanto indicato dagli industriali: si tratta di un corridoio ferroviario e non passa per Vicenza. E quindi torniamo al punto 1: la politica più corretta per l'Europa è quello di costruire finalmente ferrovie, non costruire doppioni di autostrade.
4- L'opera diventerebbe un volano per l'economia delle aree interessate, il PIL delle aree interessate crescerebbe di circa 16 miliardi di euro in 10 anni. Da dove deriva questo calcolo? Da un convegno tenutosi a Bolzano nell'ottobre 2012. In questa pubblicazione si fa questa stima, ma è un calcolo strano: per un tratto autostradale da Vicenza a Trento si stima che il PIL di Vicenza e Trento aumenterà di 6,6 miliardi di euro (in 10 anni), mentre quello della sola Verona aumenterà di 10 miliardi euro. Insomma, l'autostrada aumenta il PIL dove non passa!
Strano vero? Però lo studio è approssimato e dichiara esplicitamente i propri limiti: "Lo studio NON valuta la funzionalità della Valdastico Nord in termini di flussi di traffico, non effettua alcuna valutazione comparativa con ipotesi di sviluppo viario alternativo (ad esempio nella Valsugana) e non valuta lʼefficienza economica dell'opera" (http://www.vi.camcom.it/a_ITA_2210_1.html)


5- Si tratta di mettere in circolo 2 miliardi di euro ... senza oneri per lo stato. Non è vero, appena costruita l'opera, nel 2024 secondo il cronoprogramma della società concessionaria, scadrà la concessione (2026) e lo Stato dovrà restituire alla società la parte di investimento non ancora ammortizzato, ai sensi del contratto firmato nel 2007. Quindi sarà lo stato a pagare l'opera.
Quindi, si difende un'opera diffondendo notizie errate.
Ricordiamolo: Questa autostrada è un doppione di dubbia utilità, costerà uno sproposito e il conto dovranno pagarlo i cittadini, però procurerà un vantaggio alla società concessionaria che potrà prolungare senza gara una concessione che rende molto al privato.
Siamo sicuri che sia un affare affidare il progetto autostradale alla società A4Holding?
Diamo un'informazione alle associazioni degli industriali: la società A4Holding è una società mangiasoldi. Lo diciamo noi? NO. Lo dice il Governo. Guardate questa tabella tratta dai documenti ufficiali della spending rewiew, mostra la 20 società partecipate con maggiori perdite in Italia. Di tutte le società peggiori, la A4H si colloca al 15.mo posto (http://www.slideshare.net/mobile/fullscreen/ilfattoquotidiano/programma-partecipate-locali-38374933/1)

Insomma, Confindustria sta facendo lobbying, ma invece di sviluppo si tratta di spreco e come sempre dovremo pagarlo noi.

Nessun commento:

Posta un commento