Rossi
snobba i veneti Valdastico, è guerra
Schneck:
«La pagherete»
venerdì 29
novembre 2013 Prima Pagina, pagina 1
Dall'ipotesi di matrimonio tra A22 e A4 a un burrascoso
divorzio. Di mezzo, ovviamente, il dossier sempre rovente della Valdastico
nord. Al vertice romano, convocato in concomitanza con la scadenza
dell'«ultimatum» ministeriale alla Provincia, Rossi ha inviato una funzionaria.
L'ira di Schneck: «La pagheranno».
P. GHEZZI A
PAGINA 7
Valdastico,
il no di Rossi A4: Trentino, la pagherai
Vertice a
vuoto. I gestori benzina diffidano Eni-A22
Il
presidente manda una funzionaria, i veneti si infuriano
venerdì 29
novembre 2013 Economia, pagina 7
ROMA/TRENTO - Sulla Valdastico nord l'ultimatum del mit
(ministero trasporti) alla Pat scadeva ieri. Ma il Trentino, si sa, lo
considerava irricevibile.
E così, davanti ai vertici dell' A4 Brescia-Padova si è
presentata - come il poverello di Assisi dal sultano o dai lupi - la sola
funzionaria Pat Maria Celestina Antonacci , inviata dal dirigente generale
Raffaele De Col con una lettera firmata dal presidente Ugo Rossi . Che ha
ribadito: per disegnare il futuro infrastrutturale del Nordest ci vuole
un'intesa tra Regione Veneto, Provincia di Trento e ministero infrastrutture; i
veneti non possono disegnare arterie stradali su un territorio che non è il
loro. Vanno stabilite priorità strategiche, e discusse a livello politico.
Chissà se l' A4 si aspettava davvero qualcosa di diverso, ma
non l'ha preso bene, l'ennesimo «no» trentino alla Valdastico nord, opera da
cui dipende la proroga al 2026 data ai veneti, mentre il ministro Lupi ha
chiesto all'Ue di prorogare di due anni la verifica sulla concessione dell' A4
, fino al 2015: poi sarà gara, come per l' A22 (che ieri ha ricevuto una
diffida da Faib Autostrade, Fegica ed Anisa per le disdette di Eni ai gestori
delle aree di servizio) a meno che il famoso odg sulla fusione non s'infili in
qualche legge, Bruxelles permettendo.
Il gruppo A4 ieri al mit ha schierato il presidente della
Brescia-Padova Flavio Tosi , l'ad A4 holding Giulio Burchi e il dg Bruno Chiari
più il dg Brescia-Padova Maurizio Pagani . 4 uomini contro una sola funzionaria
di Trento, a ripresentare le proposte su dove far passare le 4 corsie di
Valdastico Nord negli ultimi 15 km in Trentino, «che non le ha previste -
ricorda De Col - in alcuno strumento urbanistico, così come non ci sono nel
piano infrastrutture, cosicché non aveva senso l'ultimatum di 15 giorni per
un'opera che non può essere pianificata senza l'assenso di Trento e che
qualunque contadino impugnerebbe».
I dirigenti del ministero hanno garantito all' A4 che il
progetto Valdastico Nord (che prevede lo sbocco a Besenello) andrà al Cipe,
anche senza l'accordo con Trento, perché l'opera è nella legge obiettivo 2007.
Ben sapendo che se Rossi resiste fermo sul «no, va là» alla
Valdastico, Valdastico non sarà. Il presidente di A4 holding Attilio Schneck ,
vicentino pane al pane vino al vino, ha detto al sito «Venezie Post»: «Nessuno
strappo. Semplicemente andrà ridiscusso tutto il sistema delle autonomie, retaggio storico anacronistico. Se
per colpa di altri le cose vengono bloccate, vorrà dire che qualcuno pagherà».
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