A Venezia sabato 30 novembre si sono date appuntamento più di mille persone, provenienti da città e paesi di pianura e montagna, appartenenti a ben 170 tra Comitati ed Associazioni che da mesi (anni!), si battono per il rispetto e l'utilizzo consapevole dell'ambiente e l'arresto della cementificazione, una delle principali cause delle catastrofi ambientali di cui siamo stati spettatori anche in questi giorni.
Di seguito una serie di articoli apparsi sulla stampa.
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Il racconto di un partecipante.
"Domenica 30 novembre si è tenuta una folta
manifestazione a Venezia, organizzata dai Beati costrutttori di pace e a
cui ha aderito oltre un migliaio di persone che sono giunte singolarmente o organizzate con uno dei tanti comitati che si oppongono
allo "scempio del territorio".
Gli slogan riguardavano la pedemontana veneta, la centrale a carbone nel delta del Po, gli interventi viabilistici nel rodigino, interventi fuori scala per le esigenze locali.
Bambini con i loro striscioni e i loro cartelli. Numerosissime le persone che hanno sfilato con le bandiere di Legambiente. Un folto gruppo manifestava contro le grandi navi e contro l'uso commerciale che si fa di Venezia portando le grandi navi, veri mastodonti del mare, in un'area delicatissima quale la laguna di Venezia.
Presenti Don Bizzotto e l'europarlamentare Andrea Zanoni, poi un'infinità di persone da tutto il Veneto intervistate da Marco milioni di Vicenza+ e dal telegiornale regionale.
Il corteo è partito dalla stazione, ha percorso la strada nuova e nuovissima tenendo la sinistra del Canal Grande fino al ponte dell'Accademia che è stato attraversato per poi dirigersi alle Zattere, dove è arrivato quando ormai era il tramonto.
Ha partecipato anche il Comitato NO Valdastico NOrd. Segnalata la presenza del Movimento per la decrescita civile, infiniti comitati locali e perfino della Liga Veneta con le bandiere di San Marco evidentemente convinti, diversamente dalla Lega Nord,che il Veneto non si valorizza ricoprendolo di cemento e producendo debiti per le prossime generazioni."
Gli slogan riguardavano la pedemontana veneta, la centrale a carbone nel delta del Po, gli interventi viabilistici nel rodigino, interventi fuori scala per le esigenze locali.
Bambini con i loro striscioni e i loro cartelli. Numerosissime le persone che hanno sfilato con le bandiere di Legambiente. Un folto gruppo manifestava contro le grandi navi e contro l'uso commerciale che si fa di Venezia portando le grandi navi, veri mastodonti del mare, in un'area delicatissima quale la laguna di Venezia.
Presenti Don Bizzotto e l'europarlamentare Andrea Zanoni, poi un'infinità di persone da tutto il Veneto intervistate da Marco milioni di Vicenza+ e dal telegiornale regionale.
Il corteo è partito dalla stazione, ha percorso la strada nuova e nuovissima tenendo la sinistra del Canal Grande fino al ponte dell'Accademia che è stato attraversato per poi dirigersi alle Zattere, dove è arrivato quando ormai era il tramonto.
Ha partecipato anche il Comitato NO Valdastico NOrd. Segnalata la presenza del Movimento per la decrescita civile, infiniti comitati locali e perfino della Liga Veneta con le bandiere di San Marco evidentemente convinti, diversamente dalla Lega Nord,che il Veneto non si valorizza ricoprendolo di cemento e producendo debiti per le prossime generazioni."
Alcune foto della manifestazione
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