La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

lunedì 2 dicembre 2013

COMUNICATO STAMPA Prolungamento a nord dell'A31: "Trento ha fatto bene a non presentarsi a Roma: ormai è solo speculazione finanziaria”

Valle dell’Astico, 29 novembre 2013

Considerate le premesse, bene hanno fatto ieri i trentini a non presentarsi al tavolo romano sulla Valdastico Nord – commenta Giuseppe Sentelli del Comitato No Valdastico Nord -. È ormai evidente infatti che a Roma non interessa decidere per il bene del territorio, nè tanto meno per una sana gestione economica della cosa pubblica. L'incontro di ieri al Ministero delle Infrastrutture ha visto l'assedio dei rappresentanti della concessionaria negli uffici del ministero per ottenere, artificiosamente, la proroga di una concessione già scaduta e imporre a Trento, ancora una volta contro la sua volontà, il prolungamento a nord dell’A31 Valdastico, un'opera definita la più inutile d’Italia 40 anni fa e che lo è ancor di più ora che si sta cercando di spostare il traffico a lunga percorrenza su rotaia con ingenti investimenti (leggi Germania). La cosa più logica sarebbe abbandonare questo stupido miraggio del “ponte sullo stretto del nord” e mettere a gara una concessione che garantirebbe notevoli introiti allo Stato. Ma invece si vogliono buttare via i soldi per iniziare un'opera faraonica, che probabilmente non vedrebbe mai la fine. E questo perché? Per salvare la faccia del ministro Lupi? Nessuno gli ha chiesto di andare in Europa a dire il falso, ovvero che nei mesi scorsi c'era stata un’apertura sulla Valdastico Nord da parte dei trentini. In realtà il motivo principale è difendere gli interessi finanziari della A4Holding, ovvero le banche che vogliono trarne il massimo profitto, per loro, ovviamente, cui poco importa il bene comune. Ma questo non stupisce, essendo organismi privati. Piuttosto è strano che a Roma abbiano rappresentatività più loro degli enti pubblici. Per cui è ormai evidente che la Valdastico Nord è un’opera di speculazione finanziaria, che ha ben poco a che vedere col sistema dei trasporti e molto invece con la devastazione inutile del territorio”.

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