L’ADIGE DEL 16 NOVEMBRE 2013
Pressing Valdastico Ma
Gilmozzi dice no
Ministero e A4: decidetevi
sabato 16 novembre 2013 Prima
Pagina, pagina 1
Pressing
«alto» di governo e Serenissima sul Trentino. Obiettivo, ovviamente, la
realizzazione della Valdastico nord. Il ministero per le infrastrutture, in
particolare, avrebbe dato due settimane alla Provincia di Trento per una
risposta su dossier caldi come Pirubi e fondo pro tunnel.
P. GHEZZI A PAGINA 8
Gilmozzi: no al diktat
Valdastico-A22
«Trentini, ora decidetevi»
A4 e ministero in pressing
sabato 16 novembre 2013 Economia,
pagina 8
TRENTO
- Valdastico e fondo pro tunnel Brennero: altri 15 giorni per avere una
risposta «definitiva». Trentini, basta traccheggiare. Basta fare i furbi,
rinviare. L'emendamento maxifusioni sta creando forti perplessità in Europa. Il
tempo delle tattiche è finito.
Non
sono le parole precise, non disponiamo delle intercettazioni ambientali. Ma i
testimoni oculari e auricolari dell'ultimo confronto «tecnico» al ministero
infrastrutture, giovedì a Roma, raccontano di un capo gabinetto di Lupi ,
Giacomo Aiello , che alza la voce con il capo delegazione di Trento, l'ingegnere
Raffaele De Col , quando il dirigente dei grandi progetti Pat evoca il famoso
emendamento sulla maxifusione delle autostrade del Nordest, che allungherebbe
di mezzo secolo la concessione dell' A22 .
Un
escamotage senza futuro - lo giudicano i dirigenti del ministero trasporti -
che fa perdere tempo mentre l' A4 Brescia-Padova , presieduta dal sindaco di
Verona Tosi , ha messo in mora il governo che non riesce a sbloccare il dossier
Valdastico , progetto inviso al Trentino e voluto dai vicentini. E quindi lo
Stato teme di dover pagare i danni erariali conseguenti.
Il
filo logico dei ministeriali è il seguente: il governo ha adempiuto alle 3
richieste della Provincia di Trento (anticipo dal 2016 al 2014 dei 70 milioni
per la circonvallazione ferroviaria di Trento e Rovereto; verifica in
Commissione Ue della possibilità di una proroga evita-gara; apertura di un
tavolo di confronto) mentre i trentini non hanno ancora fornito una risposta
sulle modalità di conferimento dei 550 milioni del fondo pro ferrovia
Autobrennero (l'assemblea dei soci non si è ancora svolta) nonché alla proposta
di un'intesa che includa il completamento della Valdastico in alternativa alle
quattro corsie della Valsugana come sbocco della Pedemontana veneta.
Il
commissario al tunnel Mauro Fabris teme che lo stallo trentin-roman-veneto si
ripercuota in un danno per il finanziamento europeo: l'aumento del contributo
Ue al 40% nel periodo 2014-2020 è a rischio, se non si sbloccano i 550 milioni
che pareggerebbero a 1,3 miliardi l'attuale stanziamento italiano e quello
austriaco all'opera.
Raffaele
De Col , dal canto suo, precisa: «Non ero un rappresentante politico e dunque
ho considerato irricevibile un ultimatum "tecnico" che sembra sposare
la causa del Veneto , quando il discorso politico è ancora in corso e le
scadenze non possono essere autodeterminate dai dirigenti ministeriali».
Il neo-assessore alle infrastrutture
Mauro Gilmozzi conferma e rincara la dose: «Gli ultimatum delle strutture
tecniche, formulati dai dirigenti del ministero trasporti, sono respinti al
mittente, che deve sapere che esiste la legge ed esiste la Corte Costituzionale
: senza intesa tra Roma e Trento non se ne fa nulla, è la stessa Commissione Ue
che chiede allo Stato perché non procede su questa strada. Che i dirigenti del
ministero possano ignorarlo, è strabiliante».
E allora, assessore? «Allora la politica deve assumersi le
sue responsabilità. La Valdastico , per la Serenissima , è un espediente per
ottenere la proroga della concessione, che all' A22 , nonostante il progetto
Brennero, è stata negata. Noi abbiamo proposto di verificare se è possibile
fare la fusione tra concessionarie: il tema è tutto politico, lo scopo è
garantire gli interessi di tutti. Il ministero dell'economia ha capito
l'interesse nazionale, ma il ministero infrastrutture è contrario. In ogni
caso, richiamare la legge di stabilità per violare l'intesa sancita dalla
Costituzione, sarebbe illegittimo. Dalla giunta Pacher a questa non è cambiato
nulla: la Valdastico resta un progetto anacronistico. Non siamo chiusi a
comprendere i problemi del Veneto , siamo disponibili a ragionare sulla
concessione. Ma niente ultimatum, grazie».
Dal Corriere del Trentino
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