La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

venerdì 11 ottobre 2013

"Vajont. 50+1giorno. Luci sulla frana della Marogna per non dimenticare” (è andata cosi....)

Pioveva che Dio la mandava ieri sera....e c'era pure un pò di vento. Solo mezz'ora prima nessuno avrebbe pensato di potercela fare. Invece, evidentemente, chi governa il Creato, riesce a premiare le buone intenzioni. 
Solo qualche goccia di pioggia intermittente ha accompagnato una quarantina di impavidi che, armati di ombrelli, k-way, torce e lumini, hanno deciso di non mancare all'appuntamento presso il Ponte di Casotto. 
Per ricordare le vittime del Vajont ma, ancor di più, per riflettere sull'ottusità umana che spesso, per meri interessi, abusa della natura, non rispetta il suo delicato ecosistema minando, quel che è peggio, alle vite umane.
Dopo un primo ritrovo al ponte, il gruppo si è incamminato per una breve passeggiata costeggiando, dapprima, la parte della Marogna che è stata già sbancata nei più di 20 anni di attività della cava, per poi arrivare in centro al paese e ridiscendere concludendo il percorso con la posa dei lumini a memoria.
Durante il tragitto, molte le soste con letture di vario genere: articoli della Costituzione che sottolineano il concetto di "bene ambientale", una sintesi della relazione sullo stato della Frana Marogna (che il prof. Zampieri ha inviato a Roma e che non è stata minimamente considerata dagli enti preposti), testimonianze di chi visse in prima persona la tragedia del Vajont, estratti di scritti di Mario Rigoni Stern, Tina Merlin, Fogazzaro, sagge frasi di Gandhi, poesie.
Tutti hanno potuto liberamente leggere un documento toccante e pregno di significato. 

Paese immobile
Silenzio
Pioggia
Parole
Emozioni
Brividi lungo la schiena
Uomo vs Natura
Perchè?!

Chiudevano le letture applausi sentiti e sommessi oppure, semplicemente, il silenzio.
Non un silenzio vuoto, ma un silenzio costruttivo, di viva riflessione, di coscienze che si sentono "smuovere dentro" e decidono di non tacere davanti agli scandali.
Perchè sia possibile imparare dalla storia ed evitare il ripetersi degli stessi errori.

Irma oggi ci scrive:
"Serata intensa, a tratti commovente; nella lettura dei brani riguardanti il Vajont, respiravo e soppesavo tutta la realtà e la durezza di ogni singola parola, e la sofferenza e l'angoscia di tutte le donne e gli uomini che l'hanno vissuta sulla loro pelle".


Probalbilmente gli stessi sentimenti con i quali tutti noi, ieri sera, abbiamo raggiunto casa.....


"Vajont. 50+1giorno. Luci sulla frana della Marogna per non dimenticare”
 





 



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