La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

giovedì 31 ottobre 2013

Pubblichiamo questo studio di Emanuele Curzel che abita a Pergine (TN) in piena Valsugana. 
Nel suo intervento a Trento, titolato significativamente "A31 e Valsugana - come si costruisce un'opinione pubblica", Curzel mette in rilievo come, basandosi su dati errati o volutamente gonfiati, gli amministratori della Valsugana hanno convinto gli abitanti che la "vera" soluzione ai loro problemi sarebbe stata la costruzione dell'autostrada Valdastico nord come se una strada statale e un'autostrada a pagamento avessero lo stesso tipo di utenti. 
Sono così nati titoli di giornale urlati pieni di promesse messianiche come "La Valdastico (intesa come autostrada ndr), un beneficio irrinunciabile" "Solo la Pirubi salverà la Valsugana" in un crescendo sempre più roboante "Valdastico, o muore la Valsugana" "... unica soluzione per liberare la Valsugana".
Fino all'ammissione finale del 2011 "La Valdastico non toglierebbe un camion alla Valsugana".
Come è stato possibile costruire una tale campagna di stampa e orientare l'opinione pubblica con dati errati?

E' interessante leggere la sintesi dell'intervento di Curzi e soprattutto le sue diapositive.













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