Giovedì
sera 10 ottobre a Casotto di Pedemonte
Valle dell’Astico, 8 ottobre 2013
“Vajont.
50+1giorno. Luci sulla frana della Marogna per non dimenticare”. È
l’uscita serale, con lumini e aperta a tutti, che il comitato No
Valdastico Nord organizza per giovedì
sera, 10 ottobre, con ritrovo
alle 20.45 sul ponte nuovo di Casotto (a Pedemonte, lungo la statale,
con ampia possibilità di parcheggio).
“L'iniziativa
– spiega Irma Lovato del comitato - nasce per far riflettere e
porre l'accento sulla facile abitudine nel ricordare ciò che di
triste e catastrofico abbiamo vissuto come popolo e nazione, e sulla
seguente facilità nell'archiviare le ragioni, i motivi, le
leggerezze e le responsabilità, continuando la strada come se nulla
fosse accaduto. Per questo abbiamo scelto di organizzare il nostro
personale modo di ricordare la tragedia del Vajont, il 10 ottobre,
ponendola vicina, anzi, ai piedi della frana Marogna che per diverse
caratteristiche e modalità ricorda quella vicenda. Desideriamo far
rilevare e sottolineare l'assordante silenzio sulla frana Marogna
nonostante i molti studi, i solleciti e la pericolosità più volte
espressa con scritti e conferenze dal professor Dario Zampieri
dell'Università di Padova. Prendere coscienza e consapevolezza 50
anni e 1 giorno dopo – continua Lovato -, significa voler guardare
al futuro con la consapevolezza di cittadini che credono nell'agire
collettivo, nella corresponsabilità che tutti abbiamo nei confronti
dei beni comuni, quali territorio e qualità della vita. Con la
nostra presenza e con l'accensione dei lumini desideriamo ancora una
volta e con forza porre all'attenzione delle pubbliche
amministrazioni locali, provinciali, regionali e statali la scarsa
attenzione, o la voluta dimenticanza, di come il proseguimento
dell'A31 Valdastico Nord venga ad incrociarsi con tale frana".
Muniti
di lumini
di cera votivi da portarsi da casa, quindi, i partecipanti verranno
guidati lungo un breve percorso facile e asfaltato ai piedi della
frana della Marogna, fino al momento della deposizione dei lumini:
alle 22.39, esattamente quando il 9 ottobre del 1963 un pezzo del
Monte Toc crollò dentro alla diga del Vajont generando l’onda
mortale che travolse la valle fino a Longarone.
Il
percorso verrà inframezzato da letture, naturalmente al lume di
candela: alcune di carattere scientifico, tratte dagli articoli sul
rischio frana redatti dai geologi, altre di carattere letterario,
altre ancora potranno essere lette a titolo personale e liberamente.
Sono
state invitate le associazioni e i comitati locali che si battono per
la difesa del territorio.
La
manifestazione si terrà con qualsiasi condizione meteorologica: in
caso di pioggia l'iniziativa durerà meno del previsto.
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