La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

venerdì 6 settembre 2013

Valdastico Nord, l'UE chiede conto all'Italia "Possibile violazione della direttiva sulla VIA”

Valdastico Nord, l'UE chiede conto all'Italia
"Possibile violazione della direttiva sulla VIA”

Valle dell'Astico, 6 settembre 2013
La Commissione Europea contatterà le autorità italiane per ottenere chiarimenti sull'applicazione della direttiva sulla Valutazione dell'impatto ambientale VIA del progetto di completamento della Valdastico Nord per quanto riguarda il diritto di informazione e di partecipazione della società civile e dei comuni limitrofi”. È la risposta del Commissario Ue all'Ambiente Janez Potočnik all'interrogazione dell'eurodeputato ALDE Andrea Zanoni, membro della commissione ENVI Ambiente, Salute pubblica e Sicurezza alimentare al Parlamento europeo, che aveva denunciato a Bruxelles “gli aspetti normativi poco chiari” e “il rischio ambientale” del progetto.
Siamo soddisfatti del risultato ottenuto dall'eurodeputato Zanoni, che era pure venuto in sopralluogo nella nostra valle lo scorso giugno – commenta Renzo Priante del Comitato No Valdastico Nord –, soprattutto perchè c'è almeno l'Europa a sorvegliare sul rispetto della trasparenza e della legittimità su progetti italiani che incidono direttamente sulla vita dei cittadini, troppo spesso dimenticati dai politici nonostante la loro alta missione civica di rappresentanti del popolo che li elegge”.
Il tracciato del prolungamento della Valdastico Nord – continua Priante -, è stato modificato in itinere senza essere stato reso pubblico, impedendo così a noi residenti della valle e ai Comuni coinvolti di poter presentare le osservazioni al progetto sottoposto alla commissione VIA e al Cipe. Ci auguriamo che si arrivi ad abbandonare il metodo per cui una società privata, investita di un incarico pubblico, si permette di imporre un'opera a cittadini e amministratori, senza ascoltare le ragioni del territorio e anzi minacciando cause milionarie contro chiunque vi si opponga”.

Nessun commento:

Posta un commento