La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

lunedì 16 settembre 2013

La Nuova Vicenza - Una simpatica replica del Co.Ve.Pa alle dichiarazioni di Zaia al varo del ponte sull'Astico...

...Ringraziandoli per il sostegno al Comitato!! :-)

Pedemontana, CoVePa a Zaia: m… in bocca alla retorica!

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Luca Zaia
Luca Zaia
Riceviamo e pubblichiamo una nota del Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa di replica alle dichiarazioni del presidente Zaia fatte dall’alveo del torrente Astico al varo della campata del ponte della Strada Pedemontana veneta (Spv). Secondo il comitato Zaia li avrebbe additati «come pochi e isolati, rivolgendosi a un Veneto silenzionso e maggioritario che vorrebbe opere come Spv costruite grazie ai progetti di finanza vere e proprie truffe e sistemi di debito e di distruzione della terra».
“Caro Zaia, merda in bocca alla retorica! Se il Veneto tace e non dice niente non vuol dire che è sempre d’accordo, anzi c’è da preoccuparsi. Infatti il “tasi mona e laora” porta in se il fatto che, mancando il lavoro, rimane il mona e questo alla lunga lascia la bocca amara come insulto che ferisce. Questo è quello che rimane del suo discorso da dentro all’Astico. A questo proposito rammentiamo che abbiamo appena ricordato l’8 settembre del ’43, dove un’intera generazione allevata a credere, obbedire, combattere per oltre un ventennio, dopo sofferenze, ferite e mutilazioni ha deciso di prendere e mollare il capo alle sue frasi fatte e vuote. Come allora a questa crisi che colpisce, ferisce e uccide si è risposto con frasi vuote, con la gran cassa del governo a cui risponde un controcanto retorico veneto, privo di credibilità per l’ennesima inaugurazione. Insomma come i Piccoli Maestri diciamo merda in bocca alla retorica di questo presidente impomatato. E’ vero siamo ribelli, pochi, litigiosi e male in arnese, ma quello che diciamo è giusto e vero e per questo lotteremo per convincere della correttezza delle nostre idee, fino ad essere maggioranza.
Anche il presidente ha dovuto ammettere che il progetto si basa su presupposti economici artefatti per ottenere una autorizzazione dal Cipe fatta ad arte. Infatti la giunta Zaia ha dovuto riapprovare il nuovo Piano Finanziario dell’opera per avere i 370mln di € che l’opera deve incassare dal governo Letta con cui salvare la finanza di progetto di Spv. Saranno i primi di un lungo elenco visto che si tratta di un’opera priva di ricavi e incapace perciò di ripagare i debiti con le banche con i transiti. Il finanziamento statale avverrà solo se ci sarà il progetto esecutivo entro fine 2013: presidente la aspettiamo ad inaugurare l’attraversamento autostradale della discarica di rifiuti tossici nella ex cava Gie a Cassola (VI), vero scoglio che impedisce il collegamento tra i tratti vicentino e trevigiano. Pagheranno i veneti per primi e gli italiani a ruota questa Spv che Galan e Zaia annunciavano a totale carico dei privati, potete inaugurare tutti i 45 ponti della pedemontana ma dovete rendervi conto che state inaugurando la fine di un’era.
Desideriamo infine replicare alle dichiarazioni dell’ass. Conte della Lega e del dott. Miller di Confindustria sul digiuno dei cittadini veneti in appoggio a quello di don Albino Bizzotto. Conte e Miller hanno la testa troppo infilata nei progetti di finanza dell’appaltopoli veneta, non capiscono cosa gli capita intorno: noi rifiutiamo la violenza delle vostre bugie e falsità, per questo meritereste ben altro, non cadiamo nelle vostre provocazioni e protestiamo per la nostra terra sfregiata e insultata dalle opere del vostro sistema di potere, per voi irreversibili, privandoci del cibo. Il CoVePA che ha affiancato don Albino nel digiuno e lo ha proseguito nei giorni del 31 agosto e 1 settembre appoggia e sostiene gli amici che adesso lo stanno proseguendo, in particolare il comitato vicino “No Valdastico Nord”.”

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