La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

venerdì 2 agosto 2013

A31 Nord, li ministro Lupi tratta con l'Europa per la proroga della concessione autostradale: “Siamo daccapo: non possono prenderci sul serio”

A31 Nord, li ministro Lupi tratta con l'Europa
per la proroga della concessione autostradale:
“Siamo daccapo: non possono prenderci sul serio”


Valle dell'Astico, 2 agosto 2013
E' notizia di oggi che il Ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi sta trattando con l'Europa per ottenere una dilazione dei tempi della concessione autostradale della Serenissima Spa, affinché possa essere trovato un accordo con Trento per il prolungamento dell'A31 Nord.
“E finora, allora, cosa è stato fatto – si chiede il Comitato No Valdastico Nord per bocca di Renzo Priante -? Era il 2006 quando la Comunità europea mise in mora l'ennesima proroga di una concessione autostradale che aveva già 50 anni, accordata dallo Stato per ‘permettere alla società di realizzare un tratto incompiuto della autostrada per il periodo strettamente necessario…’. Dopo sette anni siamo daccapo, senza uno straccio di accordo, ma con un progetto del 2012: mal fatto, al punto da essere rimaneggiato tre volte, senza adeguata pubblicità, impedendo così a cittadini e amministratori della Valle dell'Astico di esprimersi. Di più: il Cipe è arrivato lo scorso marzo a partorire un mostro giuridico, ovvero l'approvazione di un progetto Piovene-Valdastico ma solo al 40%, perchè la restante parte non la conosce nessuno, nemmeno il Cipe stesso, che approva quindi sulla fiducia”.
“Nel frattempo la società da pubblica è diventata, di fatto, privata, nelle mani di A4 Holding – evidenzia Priante -. E invece di trovare un'intesa con Trento, il presidente (leghista) della Serenissima accusava di boicottaggio la Provincia trentina, che, di fatto, non fa altro che rivendicare la propria autonomia sancita dalla Costituzione. Ora, scaduta la concessione autostradale, invece di prendere atto della propria inettitudine, la Serenissima non sa far di meglio che strusciarsi al ministro amico, affinchè implori l'Europa a non sanzionarci un'altra volta, 'perché – lo promettiamo - stavolta sarà quella buona, stavolta l'accordo con Trento ci sarà, stavolta l'autostrada si farà, stavolta il progetto sarà bellissimo e porterà sviluppo...'. Così affondiamo dentro le nostre bugie, mostrando l'immagine di un'Italia che non sa mantenere gli impegni e che cerca sempre scappatoie per favorire le proprie clientele”.
“Se fossimo in un Paese normale, serio – conclude Priante -, lo Stato avrebbe già messo a gara la concessione per incassare molto più di quello che la A4 Holding-Società Autostrade Bs-Pd paga oggi. Invece, per accontentare ancora una volta questa potente società privata, stiamo rinunciando a soldi che dovrebbero piuttosto essere destinati ad esempio a ridurre l'Imu, a favorire politiche di sviluppo e del lavoro e a costruire infrastrutture realmente utili per la collettività”.

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