La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

martedì 12 marzo 2013

Roma. La Valdastico Nord supera il no trentino

Pubblichiamo questo articolo apparso su Thiene On Line, il quale dà una visone contraddittoria rispetto all'articolo pubblicato sul Giornale di Vicenza

Le sintesi operate dall'articolo non consentono di esprimere compiutamente la posizione dell'arch. Priante e del Comitato. L'ipotesi di un'autostrada che non andasse a finire a Trento farebbe cadere la foglia di fico dell'utilità dell'opera. 
Da quando in qua fare un'opera che finisce nel nulla è un'opera di interesse pubblico?
Il problema di quest'autostrada è che è stata progettata e gestita in modo arrogante, senza dialogo col territorio, coi cittadini e neppure con la provincia di Trento. 
E' nata male e non può portare benefici a nessuno, può provocare solo danni a tutti. 
Se fosse abbandonata, non sarebbe rimpianta da nessuno, se non dalla società privata che la propone e che vuole proporre opere anche inutili pur di avere il rinnovo della concessione autostradale.


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Un altro pezzettino di strada è stato fatto per la realizzazione della Valdastico Nord. La commissione del Consiglio Superiore dei lavori Pubblicitenutasi a Roma ha deliberato in modo favorevole al proseguimento dell’iter amministrativo per l’approvazione del progetto preliminare dell’autostrada A4 Valdastico che ora, il prossimo 18 marzo, arriverà quindi sul tavolo del CIPE.

La settimana scorsa, in sede della stessa commissione, l’apertura di Trento, fatta dal suo portavoce Raffaele De Col sul tema della Valdastico aveva raccolto la soddisfazione del rappresentante del delegato veneto Giuseppe Fasiol.
Giovedì la delibera, che pur giudicando le osservazioni al progetto della Valdastico Nord fatte dalla provincia autonoma di Trento "motivate" specifica che tramite degli "approfondimenti possono ritenersi superabili", pertanto il progetto preliminare ha i requisiti per proseguire l’iter amministrativo. La palla ora passa al CIPE.
Il parere della commissione è stato salutato positivamente dai sostenitori dell’infrastruttura, in particolare dal sindaco di Piovene Maurizio Colman, che presente personalmente alla riunione ministeriale si dichiara molto soddisfatto dell’apertura dimostrata dalla provincia autonoma di Trento, che seppur non cedendo nel rivendicare la possibilità di decidere dove potrà passare il tracciato nella parte trentina non vuole ostacolare e condizionare la realizzazione del tratto veneto. Colman pur consapevole del molto lavoro ancora da svolgere ritiene le dichiarazioni trentine "un segnale molto positivo" intravvedendo una concreta fattibilità dell’intesa e quindi della realizzazione dell’infrastruttura.
Davvero stemperata la storica differenza di opinioni sulla questione viabilistica tra Trento e Vicenza?Obiettivamente è difficile crederlo ed interessante sarà seguire i prossimi sviluppi della vicenda.
Renzo Priante del comitato No Valdastico Nord, raggiunto dalla notizia, con la sua consueta prudenza non si sbilancia troppo in commenti prima di non essersi personalmente documentato sulla delibera della Commissione, ma non trattiene un ‘amara considerazione: " se la notizia, e la sua interpretazione, fosse confermata si tratterebbe dell’ennesimo pasticcio fatto sulla Valdastico che porterà come conseguenza l’ulteriore spreco di denaro pubblico. …e poi ci si domanda come mai non ci sono stranieri che investono nel nostro paese!"
Anche il sindaco di Cogollo Riccardo Calgaro riconosce che la delibera rappresenta un cambiamento delle relazioni tra le due provincie e incassa la critica del consigliere di minoranza Gildo Capovilla che evidenzia come Calgaro non abbia partecipato all’incontro informale con il Presidente Schneck avvenuto a Piovene martedì scorso (giustificandosi con un riunione di giunta della Comunità montana) che avrebbe potuto essere un’occasione per ricercare soluzioni alle problematiche del tracciato nel territorio di Cogollo.
Alberto Brazzale


da ThieneOnLine

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