La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

venerdì 22 marzo 2013

L'ESPRESSO - Marzo 2013

Lunedi il CIPE ha approvato il tratto Piovene-Lastebasse (Casotto?) della Valdastico Nord.
Un'opera che, stando ai nostri politici, amministratori, Presidenti, non farà altro che portare sviluppo e beneficio (in valle, nel Veneto, in Italia, in Europa!); un'infrastruttura che, per le sue caratteristiche tecniche, avrà un impatto ambientale quasi nullo (perchè solo ciò che si vede produce danno...).
Eppure, sull'Espresso in edicola da oggi, si parla dei "PUNTI CALDI DELL'EMERGENZA AMBIENTE" e, guarda caso, nel grafico campeggia a chiare lettere "Autostrada Valdastico Nord" (oltre che Pedemontana Veneta). (ndr tra l'altro, fa riflettere quella concentrazione di puntini gialli nel Nord Italia.)
Quindi? Siamo noi quelli del "partito del lume a petrolio"? Quelli che vogliono coltivare il loro orticello facendosi sfuggire l'unica occasione della loro vita per progredire? O forse anche la stampa sta cercando di dar voce alle nostre idee, nella vana speranza che chi decide, per tutti, sia finalmente capace di scindere l'interesse di pochi dal bene collettivo??



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