La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

venerdì 4 gennaio 2013

INTERROGAZIONI PARLAMENTARI: L'interrogazione 5-08643 di Lanzarin e la risposta del Sottosegretario Guido Improta

31,Valdastico Nord: intendimenti del Governo in merito alla realizzazione dell'asse autostradale

INTERROGAZIONI PARLAMENTARI: L'interrogazione 5-08643 di Lanzarin e la risposta del Sottosegretario Guido Improta

CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 12 dicembre 2012
Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)


INTERROGAZIONE 5-08643 Lanzarin: Intendimenti del Governo in merito alla realizzazione dell'asse autostradale Valdastico Nord.


TESTO DELL’INTERROGAZIONE LANZARIN



Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere –
premesso che: da notizie di stampa si è appreso che il progetto dell'asse autostradale Valdastico Nord ha superato l'ultimo ostacolo decisivo ottenendo l'approvazione dalla Commissione VIA;
il progetto consiste nella realizzazione della prosecuzione della A31 – Valdastico, per un totale di 39 chilometri di autostrada; l'asse autostradale percorre il territorio Veneto, tra Piovene Rocchette e il confine regionale, arrivando nel Trentino per congiungersi con la A22 del Brennero;
l'autostrada A31 – Valdastico Nord è inserita nella delibera CIPE n.31 del 13 maggio 2010 e fa parte delle opere del corridoio plurimodale padano da avviare nel triennio 2011-2013; la realizzazione dell'autostrada rappresenta uno degli obiettivi più importanti della programmazione dello sviluppo regionale Veneto e di tutto il Nord, ai fini del rafforzamento dei collegamenti tra il territorio della provincia di Vicenza e le reti d'interesse regionale e nazionale; attualmente il corridoio del Brennero si presenta congestionato dai flussi della mobilità interna e dai flussi del traffico di transito internazionale, oltre che dal traffico saltuario indotto dal turismo;
pertanto, il progetto del prolungamento a Nord della Valdastico e della sua congiunzione con l'autostrada del Brennero si presenta come un intervento indispensabile e improcrastinabile per lo snellimento e il decongestionamento del traffico, permettendo nuove modalità di spostamento delle persone e delle merci più efficienti e più rispondenti alle esigenze di competitività territoriale;
la popolazione locale attende da anni la realizzazione dell'opera e, pertanto, a seguito della positiva valutazione d'impatto ambientale, attende un'azione accelerata da parte del Governo per permettere l'approvazione definitiva dell'autostrada da parte del CIPE della prossima settimana, prima delle annunciate dimissioni del Governo –:
se, a seguito della valutazione d'impatto ambientale positiva, il Ministro interrogato intenda portare alla riunione del CIPE della prossima settimana il progetto della A31 – Valdastico Nord, tratto da Piovene Rocchette a Trento, vista l'improcrastinabile necessità di una celere approvazione dell'opera.


RISPOSTA DEL GOVERNO

Il sottosegretario Guido IMPROTA risponde all'interrogazione in titolo.


La problematica evidenziata dagli Onorevoli Interroganti è stata già oggetto di precedenti atti di sindacato ispettivo.
L'opera «A 31 Trento-Rovigo, collegamento a nord Tronco Trenta Valdastico-Piovene Rocchette» è, come noto, compresa nel Programma delle infrastrutture strategiche della Legge Obiettivo e rientra nel piano degli investimenti della Concessionaria Società Autostrada Brescia Padova S.p.A. Ho già avuto modo di segnalare che in sede di Conferenza di Servizi, tenutasi il 24 aprile 2012, come disposto dall'articolo 165 del decreto legislativo n. 163 del 2006, che regola l'approvazione dei progetti preliminari, la Provincia autonoma di Trento, insieme ad altre amministrazioni locali interessate dall'opera, ha espresso parere negativo, in assenza dell'intesa prevista.
Ad oggi, tuttavia, tale parere e quello del Ministero per i beni e le attività culturali non risultano ancora formalmente pervenuti presso i competenti uffici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Tra l'altro, oltre ai cennati pareri, occorre preliminarmente risolvere il problema legato al raggiungimento della citata intesa, nonché acquisire le delibere della Regione Veneto e della Provincia autonoma di Trento riguardo alla localizzazione dell'opera. Pertanto, considerato che la prescritta istruttoria è tuttora in corso, non appare possibile, come richiesto dagli Onorevoli Interroganti, presentare alla prossima riunione del CIPE il progetto in esame.
Tuttavia, è fermo impegno del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti continuare a seguire con l'attenzione dovuta l'iter procedurale in corso, al fine di individuare idonee soluzioni atte a garantire la realizzazione dell'opera.


REPLICA DELL’INTERROGANTE



Manuela LANZARIN (LNP), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta fornita dal sottosegretario Improta.
Rileva, infatti, che la contrarietà della provincia di Trento era un elemento già da tempo noto e che, a suo avviso, non avrebbe dovuto indurre il Governo, di fatto, ad astenersi dall'operare fattivamente per il definitivo completamento di un'infrastruttura, come quella in questione, che è attesa da decenni dalle popolazioni e che costituisce un elemento fondamentale per lo sviluppo e la crescita dell'economia delle aree interessate.




da lestradedellinformazione.it

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