La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

mercoledì 13 giugno 2012

 Il Giornale di Vicenza:

A 31 nord, progetto alternativo

VALDASTICO. Giovedì prossimo la presentazione coi Comuni di Lastebasse e Pedemonte
11/06/2012
 
I Comuni di Lastebasse, Pedemonte e Valdastico si rimboccano le maniche e commissionano il progetto per una “variante” al tracciato della A31 Nord. Nel Consiglio comunale congiunto in programma per giovedì 14 giugno a Valdastico, le tre Amministrazioni lo presenteranno con le osservazioni condivise sul tracciato della tratto autostradale, focalizzando l'attenzione su inquinamento, paesaggio, rumore, espropri, occupazione (per una decina d'anni) dei suoli dai cantieri. Il progetto è stato commissionato allo studio Altieri di Thiene, a cui è stato chiesto di mettere a punto un percorso alternativo tenendo conto di tutti i fattori ambientali e morfologici della valle per ottenere il minor impatto ambientale tutelando centri abitati e residenti. Modifiche sostanziali rispetto al progetto iniziale sarebbero l'eliminazione dei viadotti “Val d'Assa” e “Forme-Cerati” nel territorio di Valdastico e di quelli “Posta 1” e “Posta 2” tra Pedemonte e Lastebasse, che dovrebbero venir sostituiti con circa 3 km di galleria e tratti in trincea e rilevato. La variante così strutturata non dovrebbe incidere sui costi di costruzione, dato che il tracciato avrà una lunghezza inferiore di quasi 1 km. «Questo tracciato rivisitato - commenta il sindaco di Pedemonte, Roberto Carotta - è il migliore possibile, tenendo conto delle fragilità del territorio, soprattutto quelle legate ai centri abitati e alle le sorgenti d'acqua presenti nella zona. Purtroppo il casello denominato “Val d'Astico” non può essere spostato, ma cercheremo almeno di farlo ridimensionare. Accetteremo questa imponente infrastruttura solo se completa, fino al congiungimento con la A22. Altrimenti ci troveremmo con un'opera inutile e un traffico senza sfogo e difficile da smaltire che devasterebbe la vallata». Il tracciato proposto dai tecnici della società Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova Spa, secondo il sindaco di Lastebasse Emilio Leoni «presenta criticità, quindi abbiamo deciso di proporre un'alternativa che proponga una riduzione dell'impatto ambientale, oltretutto a parità di costi d'esecuzione». «È un'opera - afferma Alberto Toldo, sindaco di Valdastico - che potrebbe rappresentare un'opportunità per il sistema economico veneto e vicentino, oltre che per il mondo occupazionale locale. Sul tracciato però devono esserci variazioni, perché così com'è ora non possiamo accettarlo». Se approvato dai consigli comunali, il nuovo progetto sarà inviato insieme alle osservazioni a Roma al Ministero dell'ambiente e delle infrastrutture per le procedure di valutazione di impatto ambientale e di conferenza dei servizi. Nel frattempo il comitato “No Valdastico Nord” ha già raccolto e presentato al sindaco di Pedemonte oltre 300 firme (sui circa 800 abitanti totali) raccolte in paese.
Silvia dal Ceredo
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