La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

venerdì 22 giugno 2012

L'Autostrada e l'Europa 2

 Il Giornale di Vicenza:

La Valdastico Nord è priorità per l'Ue

GRANDI INFRASTRUTTURE. A Roma audizione in Commissione trasporti della Camera della Conferenza delle Regioni e Province autonome
L'Europa ha inserito il tracciato nella rete trans europea (Ten-T) che sarà recepita in legge italiana non senza qualche opposizione

20/06/2012
Zoom Foto
È una linea tratteggiata in rosso su una cartina. È la Valdastico Nord che, insieme alla Pedemontana, sono inserite nella rete di sviluppo trans-europea dei trasporti, la cosiddetta TEN-T, una sorta di piano della mobilità europea che, oltre alle autostrade, indica e pianifica anche linee aeree e fluviali. A fine dello scorso anno la Commissione europea, presieduta da Josè Manuel Barroso, ha approvato il documento. Ora quel piano sta per essere recepito dall'Italia e sta per diventare legge. Un passaggio importante è previsto per oggi a Roma quando si dovrà riunire la Conferenza delle Regioni e Province autonome davanti alla Commissione Trasporti della Camera. «Si tratta di un'audizione, prima di tradurre in legge italiana il testo europeo, per raccogliere pareri e osservazioni e dare una sorta di priorità agli interventi», semplifica l'assessore regionale ai trasporti, Renato Chisso. Un momento importante per il futuro della Valdastico Nord perché si confermerà, in sede istituzionale, la volontà e la necessità di realizzare il prolungamento dell'A31 a Nord. Un prolungamento - da Piovene a Besenello, Trento - che proprio non piace alla Provincia autonoma che manifesterà tutta la sua contrarietà, come del resto ha fatto in sede di Conferenza dei Servizi dove si sta discutendo, nel dettaglio tecnico, il progetto vero e proprio. BRUXELLES-PIOVENE. Il documento che pianifica il futuro delle infrastrutture europee ha un duplice scopo. Il primo è quello di «costruire i collegamenti mancati ed eliminare le strozzature» per permettere di migliorare i collegamenti tra le diversi parti dell'Ue per facilitare gli scambi di merci e la circolazione delle persone tra i Paesi», si legge nel documento introduttivo e di sintesi del provvedimento. Il secondo scopo è quello di «dare credibilità ai progetti infrastrutturali diminuendo i loro profili di rischio in modo tale da attrarre ulteriori finanziamenti da parte del settore pubblico e privato». Il ruolo dell'Unione Europea è stato quello di coordinare gli Stati membri nella definizione di una «rete funzionale fondamentale di un mercato unico capace di creare competitività». L'A31. L'Italia ora è chiamata a recepire l'intero documento. Nel farlo saranno sentite le Regioni e le Province autonome riunite in Conferenza di Servizi. La convocazione è fissata per oggi pomeriggio alla Camera dei Deputati dove saranno ascoltate dai deputati della Commissione trasporti. Nella rete TEN-T è inserita anche la Valdastico Nord come infrastruttura strategica per il collegamento tra i corridoio 1 (Berlino- Palermo) e il corridoio 5 (Lisbona -Kiev). L'assessore regionale Chisso spiega come «il Veneto non presenterà osservazioni di sorta». Insomma, questo alla Camera è semmai un passaggio che rafforza l'iter parallelo che si sta svolgendo al ministero dell'Ambiente, dove si stanno raccogliendo le osservazioni di Comuni e altri enti coinvolti dal tracciato a firma società autostradale A4 Holding. LE POSIZIONI. Con tutta probabilità oggi sarà l'occasione per la Provincia di Trento per confermare la sua netta opposizione al prolungamento dell'A31 e quindi il «no» all'inserimento della struttura in un documento che blinda il futuro di un collegamento fortemente voluto dal mondo economico Vicentino e Trentino.
Cristina Giacomuzzo

mercoledì 13 giugno 2012

L'Autostrada e l'Europa(1)

 Il Giornale di Vicenza:

A 31 nord, progetto alternativo

VALDASTICO. Giovedì prossimo la presentazione coi Comuni di Lastebasse e Pedemonte
11/06/2012
 
I Comuni di Lastebasse, Pedemonte e Valdastico si rimboccano le maniche e commissionano il progetto per una “variante” al tracciato della A31 Nord. Nel Consiglio comunale congiunto in programma per giovedì 14 giugno a Valdastico, le tre Amministrazioni lo presenteranno con le osservazioni condivise sul tracciato della tratto autostradale, focalizzando l'attenzione su inquinamento, paesaggio, rumore, espropri, occupazione (per una decina d'anni) dei suoli dai cantieri. Il progetto è stato commissionato allo studio Altieri di Thiene, a cui è stato chiesto di mettere a punto un percorso alternativo tenendo conto di tutti i fattori ambientali e morfologici della valle per ottenere il minor impatto ambientale tutelando centri abitati e residenti. Modifiche sostanziali rispetto al progetto iniziale sarebbero l'eliminazione dei viadotti “Val d'Assa” e “Forme-Cerati” nel territorio di Valdastico e di quelli “Posta 1” e “Posta 2” tra Pedemonte e Lastebasse, che dovrebbero venir sostituiti con circa 3 km di galleria e tratti in trincea e rilevato. La variante così strutturata non dovrebbe incidere sui costi di costruzione, dato che il tracciato avrà una lunghezza inferiore di quasi 1 km. «Questo tracciato rivisitato - commenta il sindaco di Pedemonte, Roberto Carotta - è il migliore possibile, tenendo conto delle fragilità del territorio, soprattutto quelle legate ai centri abitati e alle le sorgenti d'acqua presenti nella zona. Purtroppo il casello denominato “Val d'Astico” non può essere spostato, ma cercheremo almeno di farlo ridimensionare. Accetteremo questa imponente infrastruttura solo se completa, fino al congiungimento con la A22. Altrimenti ci troveremmo con un'opera inutile e un traffico senza sfogo e difficile da smaltire che devasterebbe la vallata». Il tracciato proposto dai tecnici della società Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova Spa, secondo il sindaco di Lastebasse Emilio Leoni «presenta criticità, quindi abbiamo deciso di proporre un'alternativa che proponga una riduzione dell'impatto ambientale, oltretutto a parità di costi d'esecuzione». «È un'opera - afferma Alberto Toldo, sindaco di Valdastico - che potrebbe rappresentare un'opportunità per il sistema economico veneto e vicentino, oltre che per il mondo occupazionale locale. Sul tracciato però devono esserci variazioni, perché così com'è ora non possiamo accettarlo». Se approvato dai consigli comunali, il nuovo progetto sarà inviato insieme alle osservazioni a Roma al Ministero dell'ambiente e delle infrastrutture per le procedure di valutazione di impatto ambientale e di conferenza dei servizi. Nel frattempo il comitato “No Valdastico Nord” ha già raccolto e presentato al sindaco di Pedemonte oltre 300 firme (sui circa 800 abitanti totali) raccolte in paese.
Silvia dal Ceredo
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martedì 5 giugno 2012

Sulla Valdastico Nord «i sindaci prendano una posizione netta»

VIABILITÀ. Il comitato contrario all'opera
Lettera inviata ai Comuni di Valdastico, Lastebasse, Pedemonte, Velo, Arsiero e Cogollo del Cengio
05/06/2012 
 
Il comitato “No Valdastico Nord” si appella ai sindaci e chiede di prendere una posizione chiara e decisa in merito alla realizzazione del tratto autostradale. È quanto scritto nella lettera inviata ai primi cittadini dei sei Comuni interessati: Arsiero, Cogollo del Cengio, Velo D'Astico, Valdastico, Lastebasse e Pedemonte. Escluso invece il Comune di Piovene Rocchette che tramite il suo sindaco Maurizio Colman si è già espresso a favore dell'infrastruttura che alleggerirebbe il traffico di attraversamento del suo centro abitato, facendo proseguire oltre buona parte degli utenti autostradali. «Il progetto sembra andare avanti - ha scritto il portavoce del comitato Giuseppe Santelli - senza alcuna apertura da parte della Provincia di Trento sul proseguimento sul loro territorio. Anzi, è stato ribadito attraverso le osservazioni inviate ai ministeri, che tale opera non rientra nei loro piani programmatici. Si vorrebbe quindi fare un'autostrada, senza alcuna garanzia di arrivare “dall'altra parte”». Nella lettera inviata alle Amministrazioni vengono sottolineati ancora una volta i problemi economici e quelli relativi all'impatto ambientale. «Come comitato - si legge - contestiamo l'inutilità dell'opera visto l'improponibile costo per la valle in rapporto ai benefici modesti che l'arteria stradale porterebbe, senza dimenticare il pesante impatto paesaggistico ed idrogeologico, oltre ai problemi derivanti dalla presenza dei futuri cantieri. Vi è poi lo scandalo più evidente: lo spreco ingiustificato di una cifra elevatissima, solo per ottenere di fatto il rinnovo concessione della gestione dell'Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova Spa. Alle Amministrazioni si chiede al più presto di esprimersi con un sì o un no, senza tirare tirare in ballo ulteriori questioni come quella del tracciato». Il progetto è stato di recente presentato alla popolazione durante un incontro pubblico ad Arsiero a cui hanno partecipato i tecnici progettisti ed il presidente della Provincia, Attilio Schneck.S.D.C.

Il Giornale di Vicenza,  5 giugno 2012

sabato 2 giugno 2012

Nelle ultime settimane la società Brescia-Padova spa, sostenuta dalle associazioni di industriali, ha ventilato l'ipotesi di realizzare solo la parte di tracciato in territorio vicentino. E' evidente che si tratterebbe dell'ultima spiaggia, di un escamotage per ottenere il rinnovo della concessione. Il comitato NO Valdastico NOrd interpella i sindaci della valle sulla questione, chiedendo una presa di posizione chiara. 5 x Tutti i Sindaci