La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

domenica 20 maggio 2012


Il Giornale di Vicenza:

Trento rinnova il no alla Valdastico Nord «Non è prevista»
AUTOSTRADA. Serenissima amplierà il Cda
Ma i tecnici del Ministero fanno visita ai punti caldi del tracciato
20/05/2012
«La Valdastico Nord non rientra nel programma delle infrastrutture trentine e non può essere realizzata». La Provincia autonoma di Trento, con il vicepresidente Alberto Pacher, torna a chiudere ufficialmente la porta al Veneto e ai vicentini sul prolungamento a Nord dell'autostrada A31. Pacher ha annunciato che sarà trasmesso ai ministeri dell'Ambiente, per i Beni culturali e delle Infrastrutture un documento approvato dalla Giunta provinciale di Trento contenente tutte le osservazioni al progetto preliminare relativo all'autostrada Valdastico Nord. «In ragione della mancanza dell'intesa tra il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e la Provincia autonoma di Trento», spiega Pacher, «l'opera non rientra nei programmi». In via preliminare si evidenzia che, «il documento è stato elaborato in seguito al progetto preliminare relativo alla Valdastico trasmesso a marzo alla Provincia di Trento dall'Autostrada Brescia-Padova». I TECNICI DEL MINISTERO. Se da un lato Trento dice «no», dall'altro la Serenissima continua a crederci e ad insistere. L'altro ieri i tecnici dell'Autostrada hanno atteso quelli del ministero per un sopralluogo nei punti salienti del tracciato che dovrebbe collegare Piovene Rocchette con Besenello. E il giorno precedente, dal convegno di Confindustria Vicenza era emersa, tra l'altro, un'altra ipotesi: che l'opera possa essere realizzata, almeno in prima battuta, solo nel tratto vicentino, per innestarsi magari nella nuova Valsugana. Solo un'ipotesi, che Attilio Schneck, presidente della Serenissima, definisce «uno scenario». SERENISSMA: CRESCE IL CDA. La prima preoccupazione dell'Autostrada, però, è di vedersi rinnovata la concessione che scade nel 2013. Condizione necessaria è l'approvazione da parte del Cipe del progetto preliminare della Valdastico Nord. Ecco perché il tavolo tecnico con Trento prosegue per un altro mese e a quel punto si capiranno le prospettive. Intanto Serenissima si appresta ad allargare il proprio consiglio di amministrazione da 9 a 11 membri. Servirà un'assemblea straordinaria per cambiare lo Statuto. L'obiettivo è offrire un posto ai nuovi soci, Astaldi e Autostrada Padova-Venezia, alla luce dei recenti movimenti nella compagine azionaria.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nessun commento:

Posta un commento