La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

lunedì 23 aprile 2012

Venerdì 20 aprile a Forni, i Sindaci di Cogollo, Valdastico, Pedemonte hanno illustrato il progetto Valdastico Nord.
Si è pure accennato da parte del neo costituito comitato “ No Valdastico Nord” agli interessi privati connessi , ma non si è affermato apertamente che si tratta semplicemente di un sotterfugio rincorso da anni per ottenere il rinnovo della concessione Brescia-Padova sino all’anno 2026.
Tutti i sindaci hanno riconosciuto ed evidenziato lo sfregio del territorio oltre alla effettiva eliminazione delle esistenti aree di sviluppo principalmente nella piana di Seghe di Velo, oltre che lungo tutta la Valle dell’Astico a causa dei vincoli di rispetto connessi all’autostrada
E’ apparso evidente che l’approvazione del tracciato Valdastico Nord paralizzerebbe per sempre lo sviluppo di qualsiasi attività nelle aree interessate.
Questo sarebbe il progresso ideato, sostenuto e voluto per la Valle da chi vive fuori Valle, da quei rappresentanti di associazioni, vedi Munaretto, che spudoratamente afferma che la Valle dell’Astico è destinata a morire, ma come si permette ?
Alla nostra Valle ci pensiamo noi, non vogliamo la Valdastico Nord , definita INUTILE da sempre!
Le Amministrazioni interessate hanno nelle loro mani la possibilità di chiarire , una volta per tutte se la Valdastico Nord è semplicemente un comitato d’affari per ottenere il rinnovo della concessione Brescia-Padova, economicamente molto redditizia, oppure un’opera veramente utile e sostenibile, ponendo condizioni chiare sul tracciato, sugli impatti ambientali ed idrogeologici, ma soprattutto sulla effettiva volontà di costruire questa Valdastico Nord a cui molti non credono.
Preso atto che conseguentemente all’approvazione del tracciato, anche senza la realizzazione di un solo metro di autostrada, la quasi totalità del territorio della piana di Seghe di Velo e della Valle dell’Astico sarebbe per sempre vincolata al tracciato, le Amministrazioni interessate chiedano, anzi pretendano garanzie fideiussorie per un rilevante importo a compensazione dei vincoli di rispetto imposti nelle aree adiacenti al tracciato autostradale, depauperate da qualsiasi valore economico, commerciale e di sviluppo a causa del tracciato approvato.
Nell’eventuale ( probabile ) caso di mancato realizzo dell’autostrada, al termine della scadenza del 2026, l’importo garantito da fideiussione sarà riscosso dalle Amministrazioni interessate a compensazione dei danni subiti per mancato sviluppo.
Forse a fronte di qualche centinaio di milioni di euro a garanzia, il “ bluff “ connesso all’idea Valdastico Nord…………….!
Claudio Toldo - Valdastico

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