La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

giovedì 26 aprile 2012

 IL GIORNALE DI VICENZA 25/04/2012:

Il Trentino: "Ecco perché il no
all'autostrada Valdastico nord"

La Provincia spiega il documento depositato alla Conferenza dei servizi di Roma: "Il corridoio giusto è quello della Valsugana"
25/04/2012
Zoom Foto
Un’immagine di come sarà la futura Valdastico Nord secondo il progetto depositato
TRENTO. La Provincia autonoma di Trento ha fatto conoscere oggi i contenuti del documento contenente le osservazioni sul progetto preliminare per il completamento dell’autostrada Valdastico A31 verso nord. «L’opera autostradale - si legge nell’introduzione - non rientra nel Programma delle infrastrutture strategiche e non può essere realizzata, in ragione della mancanza dell’intesa tra il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Provincia autonoma di Trento». Viene però presentato «in uno spirito di leale collaborazione interistituzionale». In particolare nel documento si sottolinea che «per quanto riguarda i corridoi di accesso, il corridoio Est-Valsugana è quello finalizzato a migliorare i collegamenti con l’area padano-veneta». Inoltre si sottolinea la necessità del «completamento degli interventi di miglioramento e messa sicurezza della strada statale 47 nonché della prosecuzione delle opere di modernizzazione della linea ferroviaria della Valsugana». «Il progetto presentato non si inserisce quindi coerentemente in questo disegno, non rispettandone il metodo pianificatorio e valutativo nonché le forme di partecipazione prevista». Il documento sottolinea poi gli elementi di criticità ambientale relativi all’ipotesi di sbocco della Valdastico a sud di Trento

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