La Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest'opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre DUE MILIARDI DI EURO (49 milioni di €/km) e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere. Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova, per interessi di rinnovo concessione. Interessi solo LORO!
In un ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, è doveroso dire NO ALLA VALDASTICO NORD!

lunedì 26 settembre 2011

da Il giornale di vicenza, ad opera della pasionaria Giacomuzzo:

Province addio, Schneck attacca il Pdl

L'ATTACCO. Il presidente in commissione a palazzo Nievo commenta amaro il disegno di legge che vuole eliminare l'ente: «Così vogliono solo salvarsi le pensioni». Dura presa di posizione contro gli alleati. E in Regione se la prende con Chisso che non gli ha inviato il piano della Valsugana

24/09/2011

Il presidente della Provincia di Vicenza, Attilio Schneck «Abolire le Province? Un modo per mantenere le pensioni ai parlamentari. Una decisione voluta non certo dalla Lega. Se il Consiglio è con me sono pronto a sforare il patto di stabilità, spendere tutto e lasciare nulla in eredità alla Regione». Il presidente di palazzo Nievo, Attilio Schneck, dopo aver per giorni dribblato ogni richiesta di commento sul disegno di legge costituzionale che elimina le Province, in commissione è un fiume in piena. Di più. In tema di grandi infrastrutture attacca il Pdl: «Zaia e io crediamo nella Valdastico Nord. L'assessore alla mobilità, Renato Chisso (Pdl appunto), punta invece sulla Valsugana e si è ben guardato da inviare alla Provincia persino il progetto: è la dimostrazione di quello che pensa il Pdl sulle Province».
PROGRAMMI. Nei giorni scorsi in commissione il presidente Schneck ha tracciato lo stato di avanzamento dei programmi per le sue competenze. Una seduta soporifera se il consigliere capogruppo del Pd, Pietro Collareda, non avesse saputo toccare le giuste corde per sollecitare il presidente a prendere una posizione sul futuro delle Province. Schneck ammette: «Siamo un vaso di coccio tra vasi di bronzo. Stiamo difendendo le decisioni prese dalla classe politica per difendere gli stipendi dei parlamentari e dei regionali. E ovviamente ci rimettiamo noi delle Province che in realtà non costiamo nulla. Altro che le uscite della presidente degli industriali, Emma Marcegaglia che sostiene che la strategia giusta per risollevare i conti dello Stato è l'eliminazione delle Province. Questo la Lega lo sa bene, ma conta solo l'8 per cento. Sono stati gli altri alleati a voler credere a questa favola per riuscire a mantenersi le pensioni. Il Carroccio è stato il primo a proporre l'unica soluzione anti sprechi: ridurre il numero dei parlamentari del 50%».
PROVOCAZIONE. Schneck poi raccoglie la proposta di Luciano Lago, consigliere Pdl, che poco prima nel suo intervento aveva proposto di sforare il Patto di stabilità. «Se il Consiglio voterà a favore - annuncia il presidente - io concretizzo l'ipotesi di Lago: sforiamo. E usiamo i soldi che abbiamo per abolire le tariffe per gli studenti perché il diritto allo studio è sacrosanto: aboliamo i pedaggi sul nostro tunnel e faremo il servizio che dobbiamo fare a favore dei cittadini. Spendiamo tutto e lasciamo questo in eredità alla Regione».
E guardando al prossimo futuro di palazzo Nievo Schneck continua: «Un ente con 14 consiglieri? Ma la democrazia dove sta? Non è un ente serio quello con così pochi consiglieri. Mi auguro entro 6 mesi l'approvazione del ddl costituzionale per evitare un accanimento terapuetico sulle Province. In questi sei mesi? Si andrà a avanti. Poi si vedrà. Senza Province ci sarà una perdita a livello economico, un danno per la democrazia e al rapporto con il territorio. La realtà è che siamo amministrati da uno Stato che fa demagogia e che non ha portato un'analisi seria che possa motivare il nostro sacrificio».
VIABILITÀ. Ma l'attacco, neanche poi tanto velato al resto del Governo, agli alleati, cioè il Pdl, diventa feroce quando si tocca la Valdastico Nord. «La Regione non ha neppure mandato il tracciato della nuova Valsugana - affonda Schneck -. Da questo si può capire come la pensa una certa forza politica all'interno della Regione sulle Province: non vedono l'ora di mandarci a casa. Per loro noi siamo già defunti. È l'atteggiamento di Chisso, che non si è neppure degnano di mandarci il tracciato sulla Valsugana, nonostante il tracciato attraversi il territorio Vicentino, lo conferma. La Regione vuole la Valsugana per farla diventare autostrada: questo non ha senso e i trentini non ci stanno. Zaia? Mi ha detto che va bene la Valdastico Nord, ma l'assessore invece continua a insistere sul progetto della Valsugana che non piace ai sindaci del bassanese. E io sono con loro. Se Chisso è irremovibile? Io non ho idea delle geometrie e delle alleanze in Regione. So che alla fine la vincerò io».

Cristina Giacomuzzo

Nessun commento:

Posta un commento